Queste sono le parole con cui, circa 2 anni fa si chiudeva quest'esperienza: devo dire che, purtroppo, essa è rimasta patrimonio del gruppo che la ha progettata.
Le prospettive future di questo lavoro sono attualmente oggetto di discussione. Il gruppo di progetto ritiene che valga la pena di provare a investire risorse ed energie per cercare di diffondere il lavoro avviato, in modo tale da far nascere, a livello locale , un dibattito approfondito sull'opportunità di un approccio all'insegnamento - apprendimento tipico della bottega rinascimentale e profondamente diverso, quindi, da quello scandito da lezioni, studio, verifiche che, ancora oggi prevale nelle aule scolastiche.
Anni di lavoro e impegno nei problemi dell'insegnamento apprendimento ci hanno però convinti che senza un coinvolgimento diretto e convinto dei dirigenti scolastici, genitori e studenti, è difficile riuscire nell'intento di mettere in discussione le pratiche didattiche tradizionali.
Per questo motivo riteniamo che, se vogliamo che il nostro progetto non corra il rischio di rimanere confinato nelle aule di chi lo ha realizzato, ma abbia qualche possibilità di essere diffuso e discusso seriamente, debbano attuarsi le seguenti azioni:
presentazione del progetto ai dirigenti scolastici del territorio, sondando il loro interesse per il progetto e per la sua diffusione | |
costituzione di comitati genitori che siano interessati a essere coinvolti in un dibattito aperto e serio sui problemi della scuola pubblica e che dimostrino attenzione alle diverse sperimentazioni di carattere metodologico presenti sul territorio | |
presentazione del progetto ai colleghi interessati, sensibilizzati dai dirigenti scolastici e dall'eventuale attenzione prestata alle sperimentazioni, già in atto sul territorio e in accordo con il progetto, da parte dell'utenza | |
individuazione di un gruppo di insegnanti disponibili a effettuare sperimentazioni in accordo con il progetto, assistiti dal gruppo di progetto | |
costruzione di un sito della rete Paideia sul quale inserire questo ipertesto invitando le insegnanti e gli insegnanti sperimentatori a aggiungere esempi di attività didattiche, critiche, dubbi, perplessità, proposte di soluzione a problemi eventualmente verificatisi durante la sperimentazione. |
Confidiamo che, qualora le condizioni sopra espresse si realizzino, si abbia, nell'arco di due o tre anni, una quantità di materiale e di osservazioni tali da giustificare la costruzione di un vero e proprio curricolo dalla scuola dell'infanzia all'ultimo anno di scuola secondaria per tutte le discipline, con una ricca esemplificazione di attività. Naturalmente un tale processo potrebbe essere accelerato nel caso di una riforma scolastica che vincoli i docenti a un impegno costante e sistematico nella progettazione.